Truffe Ebay: Come Riconoscerle e Come Difendersi
Come promesso eccoci qui a parlare della piattaforma di compravendita più utilizzata in Italia, e delle varie tipologie di truffe a cui possiamo andare incontro decidendo di fare acquisti o vendite su questo portale.
L’idea alla base di ebay è ottima, mettere in comunicazione domanda e offerta su tutto il pianeta e dare possibilità a tutti di trovare un oggetto particolare oppure di svuotare la propria cantina e arrotondare qualche euro. Cè chi di ebay ne ha fatto un vero e proprio lavoro e chi come il sottoscritto lo utilizza quando è alla ricerca di qualche bene, soprattutto usato, che risulta difficile trovare in altro modo.
Ovviamente la piattaforma si presta ad essere utilizzata anche da persone disoneste quando non vere e proprie organizzazioni criminali, e se è vero che possiamo essere vittime di truffa anche quando acquistiamo con contatto diretto, la cosa si amplifica su ebay e quindi le accortezze che vanno prese sono superiori rispetto al solito.
Per sapere come difendersi però dobbiamo conoscere come operano i criminali così da adottare le nostre strategie di difesa. Quello che mi prometto di fare con questo articolo è di dare una visione d’insieme dei diversi tipi di truffe messe in atto, considerando però che ogni giorno se ne inventano una, quindi non prendete come del tutto esaustivo questo articolo, il consiglio è quello di stare sempre con gli occhi aperti e nel dubbio non procedere con la compravendita.
Partendo da lontano, quando nacque la piattaforma ebay, quasi contemporaneamente iniziarono anche a verificarsi casi di persone truffate che non ricevevano il bene acquistato o ne ricevevano uno diverso. Proprio questa è la prima truffa messa in atto su ebay, prendendo spunto dal classico “Pacco” dove un individuo paventando diverse scuse ci propone un oggetto di valore ad un costo irrisorio, come orologi rolex, pellicce, telefoni cellulari. Se cadiamo nel tranello ci accorgeremo che alla fine seppure la confezione esterna possa far pensare, come volume e peso che ci troviamo effettivamente in presenza del bene pubblicizzato, al momento di aprire la scatola nella quasi totalità dei casi ci ritroveremo o con una patata, oppure un mattone, ma non sicuramente l’Apple Iphone pagato 100 euro.
Lo stesso avviene, o per meglio dire avveniva su ebay. Questo tipo di truffa nel corso del tempo è andata diminuendo, anche se ogni tanto capita ancora di incappare in qualche sprovveduto che ci casca. La prima regola è quella di diffidare di annunci ove viene proposto in vendita un oggetto ad un prezzo molto minore rispetto alla media di mercato, nel 90% dei casi ci troviamo di fronte ad una probabile truffa. Piacerebbe a tutti fare l’affare della vita, ma non è così purtroppo che funziona.
Se poi cadiamo comunque nella trappola cè da considerare la difficoltà nell’eseguire attività d’indagine da parte delle forze dell’ordine. Le materiali difficoltà d’indagine sorgono in particolare dal fatto che le società che operano in rete non effettuano alcun riconoscimento delle persone richiedenti beni o servizi, né tali società forniscono i dati necessari per la propria identificazione.
Infatti, essendo un mercato “virtuale”, sul quale non si ha la visione certa del prodotto né dello stesso venditore da parte dell’acquirente, l’acquisto risulta essere esposto troppo a rischio se, anche dopo la vincita dell’asta (nel caso di Ebay) o comunque dopo aver completato l’acquisto (nel caso di ebayannunci.it) l’acquirente decide di non incontrare il venditore per concordare la vendita.
La stessa Ebay sul proprio sito informa gli utenti che:
- L’invio di somme di denaro a beneficio degli ipotetici venditori, sono a rischio dello stesso utente;
- Anche se Ebay offre un programma di “acquisto garantito”, assicurando un rimborso fino ad euro 1000,00 per oggetti non ricevuti o non conformi alla descrizione, tale garanzia è valida solo se “l’utente malcapitato” ha adottato metodi di pagamento considerati “tracciabili” quali “PayPal”.
- Per quanto riguarda pagamenti “non tracciabili” quali trasferimento di denaro tramite “Western Union”, “MoneyGram”, vaglia postale o ricarica di somme verso carte prepagate tipo “PostePay, come nel caso di specie”, “Kalibra” e similari, non vengono considerati nei
processi di rimborso, proprio in virtù della non certa identificazione del beneficiario; tali carte sono state create per effettuare pagamenti e non per riscuoterne.
Ne consegue che dove possibile il pagamento tramite ricarica su carta postepay e simili dovrebbe essere evitato, affidandosi a metodi più sicuri, come paypal, anche se pure in questo caso come vedremo potremmo essere comunque vittima di truffa. Comunque in linea generale paypal o bonifico dovrebbero essere preferiti come metodi. Considerando quanto già abbiamo detto riguardo al bonifico nell’altro articolo sulle truffe dei siti di ecommerce che potete leggere a questo LINK.
Tornando alle nostre truffe, abbiamo detto che prima le più utilizzate erano il pacco oppure la richiesta del pagamento di fantomatiche tasse per sbloccare il bene fermo in dogana ed altre scuse più o meno verosimili. Successivamente ha iniziato ad affermarsi un altro tipo di raggiro, più subdolo e più rischioso che funzionava in questo modo: un sedicente venditore per crearsi una buona reputazione mette in vendita diversi piccoli oggetti oppure fa degli acquisti di poco valore avendo così feedback positivi. Una volta messo in piedi un background abbastanza affidabile agli occhi di potenziali acquirenti, mette in vendita oggetti di valore superiore, sempre nella modalità compralo subito, o aste di pochi giorni, cercando in questo modo di monetizzare il più possibile in un lasso di tempo breve. Oggetti che non arriveranno mai ovviamente e soldi che sarà molto difficile o quasi impossibile riavere indietro considerando che paypal in questi casi non viene mai menzionato come metodo di pagamento accettato. Una volta caduto il castello di carte e vedendosi scoperto il truffatore chiuderà il proprio account e ricomincerà da capo nel crearsi i feedback positivi per truffare poi ignare persone. Seppure apparentemente elaborato questo sistema ha funzionato bene per un lungo periodo, finchè ebay ha posto delle restrizioni che hanno un po’ limitato questo tipo di truffatori. Considerate comunque che ancora oggi ogni tanto è possibile incappare in questo tipo di raggiro, anche se sono diventati davvero rari.
Siccome il truffatore una ne fa e cento ne pensa, si è inventato altri piccoli stratagemmi per fregare il prossimo. Cè da dire stratagemmi utilizzati anche da venditori “paraculi” che non sono veri e propri truffatori ma come si dice “ci provano”. In sostanza la vendita viene fatta ed il bene viene spedito all’indirizzo dell’acquirente solo che sul pacco vengono cancellati alcuni dati che possono essere il nome, oppure il numero civico, per fare in modo che il pacco non sia consegnato dal corriere e quindi messo in magazzino e poi rimandato al mittente che in questo modo ha ottenuto soldi e bene. Questo tipo di raggiro una volta mi è capitato anche a me, però avendo ottenuto il numero di tracciabilità del pacco in autonomia ho contattato il corriere incaricato per chiedere info sulla posizione del pacco venendo in questo modo a conoscenza che era fermo in magazzino per fallita consegna. Per cui mi sono portato presso il deposito riuscendo ad ottenere il bene prima che questo fosse rispedito indietro. Contattando il venditore mi ricordo lo ringraziai dell’articolo spiegando il piccolo problema in cui ero incappato e che non pensavo che lo avrei ricevuto visto il prezzo basso a cui lo avevo acquistato rispetto ad altre aste o ai negozi. Insomma, mi sono un po’ divertito a deriderlo ed immagino che lui sperasse fossi stato meno accorto, ma tant’è.
Altro metodo che viene messo in atto, e questo è utilizzato tutt’ora è quello di fornire una descrizione del bene poco chiara o fuorviante che faccia pensare di ricevere una cosa quando invece se ne sta vendendo un’altra. Pensiamo ad un pc ad esempio dove vengono decantate le caratteristiche e le possibilità di espansione e di utilizzo, per accorgersi poi che quello che si sta vendendo non è il computer completo ma solo il case. Diffidate di descrizioni poco chiare e nel caso chiedete informazioni più dettagliate anche perché sarà difficile poi ottenere un rimborso da ebay o comunque la controversia può finire anche in favore del venditore…cornuti e mazziati.
Badate bene che le truffe non riguardano solo gli acquirenti ma possono essere messe in atto da questi nei confronti del venditore. La truffa della scatola vuota può funzionare anche al contrario, l’acquirente riceve il prodotto, si tiene l’oggetto, e rispedisce la scatola vuota a eBay sporgendo reclamo. Se non abbiamo delle prove effettive della nostra spedizione il sito darà ragione al truffatore. Come fare quindi per difendersi? Scattiamo sempre delle foto del pacco durante la spedizione. Ovviamente anche al suo interno per mostrare il prodotto. Il discorso può funzionare anche con un oggetto difettoso. Mettiamo che il truffatore ha un Samsung rotto e compra il nostro smartphone in vendita. Una volta ricevuto il prodotto si tiene quello funzionante e sporge reclamo a eBay dimostrando che il telefono non funziona. Come difendersi in questo caso? Semplice, registriamo il numero di serie e il codice IMEI. In questo modo sarà impossibile essere truffati.
Volevo fare una precisazione sui metodi di pagamento. E’ vero che paypal garantisce il bene e consente il rimborso totale in caso di truffa, ma è anche vero che mi è capitato di assistere a transazioni dove il venditore accettava il pagamento tramite paypal ma adducendo la scusa delle commissioni chiede all’acquirente di pagare come “Regalo Amico” e non “Acquisto di Oggetto”. In questo caso se accettiamo non potremo poi aprire un contenzioso su Paypal per oggetto non ricevuto in quanto il regalo ad amico non lo prevede. Tale tipo di raggiro si trova più spesso su Kijiji (ex ebayannunci).
Ora veniamo ai metodi più recenti. In quest’ultimo periodo va per la maggiore la truffa cosiddetta “Triangolare”, che colpisce sia venditore che acquirente anche se alla fine a rimetterci è quest’ultimo e vi spiego perchè.
In pratica io metto in vendita un cellulare, il truffatore si propone come interessato ma allo stesso tempo mette in vendita anche lui un cellulare dello stesso tipo ed a un prezzo leggermente più alto. Attende che si faccia avanti qualche possibile acquirente a cui propone uno sconto portando così il valore del bene uguale a quello che abbiamo messo in vendita noi. In questo modo l’acquirente è invogliato a procedere all’acquisto ed a questo punto scatta la trappola. Acquista il cellulare da noi, ma allo stesso tempo vende quello finto all’altra persona a cui fornisce il nostro indirizzo paypal. Quindi noi visto il pagamento avvenuto siamo pronti a spedire l’oggetto solo che il truffatore fornisce come indirizzo di spedizione, sempre paventando scuse più o meno valide, il suo; quindi noi spediremo il bene all’indirizzo del truffatore ricevendo il pagamento dall’acquirente raggirato dal truffatore che alla fine riceverà il cellulare senza averlo pagato. Può succedere poi che la persona che ha pagato il bene apra un contenzioso con ebay e con paypal per oggetto non ricevuto e a quel punto chiederanno a noi informazioni scoprendo che l’oggetto è stato spedito ad indirizzo differente, ed è possibile che l’acquirente raggirato ottenga il rimborso e quelli truffati diventiamo noi. Insomma, truffa elaborata ma vi assicuro che al momento è quella che va per la maggiore.
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